04.04.2020
Paolo Barelli intervistato da Sandro Fioravanti su Radio1 Rai
03.04.2020
Giorgio Lamberti: "I gestori annegano" - Nuoto.com
02.04.2020
Paolo Barelli: Società in agonia, serve sostegno concreto
01.04.2020
Paolo Barelli: sostenere banche base per la ripresa - Ansa
31.03.2020
Intervista Paolo Barelli danni per 3 milioni di Euro
30.03.2020
Paolo Barelli: Date Olimpiadi appropriate, preoccupato per Società
28.03.2020
Intervista di Paolo Barelli su RADIO1 RAI
26.03.2020
Una profonda crisi sta investendo tutti i comparti dell'economia nazionale: gli operatori dello sport, e in particolar modo le associazioni e società sportive dilettantistiche (ASD e SSD), ne sono ugualmente e drammaticamente vittime.
Urge un indifferibile approfondimento, con tutte le autorità competenti in materia, onde evitare la paralisi dell'operatività dell'impiantistica; l'adozione di una serie di provvedimenti che siano funzionali allo sviluppo e alla pratica delle attività sportive a beneficio della salute pubblica dei cittadini e degli atleti agonisti, spesso testimonial nel mondo dell'eccellenza italiana.
A causa della pandemia COVID-19 moltissimi operatori sportivi rischiano il default e l'inevitabile chiusura, minando alla radice la virtuosa attività che unisce circa 64.000 società, le quali tra molteplici difficoltà garantiscono il funzionamento degli oltre 150.000 impianti sportivi sul territorio nazionale, pubblici e privati, senza scopo di lucro o con scarsa marginalità.
Il movimento della Federazione Italiana Nuoto, che raccoglie oltre 5.500.000 di praticanti, è in profonda sofferenza, colpito duramente nel suo cuore costituito dalle quasi 1500 società che gestiscono 775 scuole nuoto federali per 1.500.000 di iscritti e 300.000 tesserati al settore agonistico.
Secondo stime ufficiali lo sport in Italia produce in via diretta l'1,7% del Pil del Paese, ovvero 30 miliardi di euro, alimentando salute e benessere, affiancando spesso le famiglie nell'educazione e formazione dei giovani e garantendo ricchezza anche nei settori della cultura, del turismo e del terziario....
Il comunicato Federnuoto integrale
27.03.2020 Paolo Barelli: "evitare la Guerra sociale"
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24.03.2020
Rinvio Olimpiadi
"Meglio tardi che mai. Trovo che la decisione di rinviare le Olimpiadi sia scontata". Il presidente della Federnuoto Paolo Barelli non è sorpreso dalla decisione comunicata oggi dal CIO di posticipare al 2021 i Giochi di Tokyo, in origine in programma dal 24 luglio al 9 agosto.
"Da settimane ribadisco che gran parte del mondo sportivo non sarebbe potuta andare a Tokyo a luglio per partecipare ai Giochi – continua Barelli - Era intuibile il pensiero di atleti, tecnici e dirigenti e le più importanti federazioni sportive, molti comitati olimpici e molti governi, si erano già espressi in tal senso nei giorni scorsi. Aspettare giugno, o comunque un ulteriore mese, per sciogliere le ultime riserve era fuori luogo e il CIO ha capito, seppur tardivamente, che sarebbe stato un suicidio di immagine continuare a rimandare la decisione. Ora aspettiamo la collocazione della manifestazione nel 2021 per calibrare la stagione che deve ancora finire, coronavirus permettendo, e la prossima in arrivo: sarà fondamentale conoscere le date delle Olimpiadi versione 2021 e quelle dei Campionati Mondiali in programma a Fukuoka".
Il rinvio delle Olimpiadi e l'inevitabile modifica dei calendari internazionali investe Barelli anche come presidente della Ligue Europeenne de Natation. "La LEN ha rinviato i campionati europei delle discipline acquatiche 2020, che si sarebbero dovuti svolgere a Budapest dall'11 al 24 maggio, alle nuove date 17-30 agosto, ma sarà possibile confermarlo solo a fine maggio o all'inizio di giugno con l'auspicio che l'Europa abbia superato la tragica pandemia. Il bureau, insieme a comitato organizzatore e alle autorità ungheresi, valuterà anche le conseguenze sui calendari internazionali dello spostamento delle Olimpiadi e di quanto verrà deciso per i Campionati del Mondo, attualmente in programma a Fukuoka dal 16 luglio al 1° agosto 2021. Un bel problema!".
In questo momento, però, le preoccupazioni di Barelli sono rivolte prevalentemente a società ed impianti. "Molte società e molti impianti sportivi saranno spazzati via dalla pandemia e dalla crisi economica in atto – conclude il presidente - Non riapriranno in molti alla fine di questa emergenza. Ho più volte detto che lo sport in Italia si può praticare solo grazie alle associazioni e alle società sportive dilettantistiche e spero che siano loro attribuite le attenzioni e le risorse necessarie per permettere di continuare a servire il Paese".
Il comunicato del Presidente federale Paolo Barelli
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